Dopo cinque mesi di campionato Antonio Conte è la vera sorpresa della serie A .
Arrivato a Torino senza esperienza di livello e con l'etichetta di "tecnocrata esasperato" devoto al 4-2-4 ha smentito tutti.
Antoni Conte oggi incarna perfrettamente l'immagine del buon allenatore , capace di schierare la sua Juve in base al momento di condizione
dei giocatori, delle esigenze d'infermeria e soprattutto degli avversari.
La mentalità vincente è la caratteristica che tutti gli addetti ai lavori riconoscono in questa Juventus , di certo Conte in questo ha tutti
i meriti , in cinque mesi è riuscito a dare fiducia nelle proprie possibilità ad ogni singolo elemento del gruppo ottenendo il massimo profitto in
termini prestativi.
Alle già note capacità comunicative e motivazionali il tecnico leccese ha aggiunto una versatilità tattica non indifferente , dall'inizio della stagione
la Juventus ha cambiato più volte faccia dal punto di vista tattico , mantenendo un'identità di gioco basata sulla manovra costruita a partire dai
reparti arretrati.
In termini numerici la Juventus è stata schierata con un iniziale 4-2-4 (variante del classico 4-4-2), in seguito 4-5-1 , 4-3-3 ed infine 3-5-2.
Le varianti tattiche apportate dal tecnico sono figlie del rendimento straordinario di Arturo Vidal, inizialmente visto come riserva di lusso
si è saputo guadagnare la stima del mister diventando un perno insostituibile della nuava Juventus.
Vidal si definisce un "Volante" (centrocampista di costruzione) ma tutti gli allenatori che lo hanno avuto a disposizione lo
hanno schierato in diversi ruoli, Borghi in nazionale lo ha fatto giocare anche difensore centrale.
Nella Juventus di Conte non è un volante ma un intermedio di centrocampo , dedito ad avviare il pressing alto per la riconquista della palla
nella zona offensiva del campo, inserimenti tempestivi ,ecleticità e tecnica lo rendono un giocatore universale e insostituibile

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