Il triangolo è la figura geometrica di base perfetta, poichè non può essere ulteriormente
scomponibile , tre vertici disposti su un unico piano ma non sulla stessa linea retta.
Se considerassimo i calciatori schierati in campo come tanti vertici di un'ipotetica figura
geometrica avremo che qualsiasi schema adottato da un allenatore potrà essere scomposto in una
serie di triangoli.
La frequente diatriba tra i tecnocrati calcistici su quale modulo tattico
offrisse più garanzie prevede due filosofie di pensiero :
A) 4-4-2 di puro stampo italiano , considerato il modulo più idoneo per occupare al meglio tutte le zone del campo.
B) 4-3-3 modulo più dedito all'attacco che ha come pregio l'opportunità di creare il maggior
numero di triangoli nel campo.
Proprio in questo principio si ha la genesi per la costruzione di un determinato disegno tattico.
Se i componenti di questo disegno tattico partecipassero attivamente alla costruzione continua
di triangoli nel campo, la squadra rispetterebbe a pieno i principi della tattica in fase di possesso:
Scaglionamento- Penetrazione- Mobilità Imprevedibilità.
La squadra che sintetizza al meglio il tutto è il Barcellona di Guardiola, impressionante
durante il "tiki-taka" il numero di triangolazioni che si vengono a creare.
Dagli anni '70 il 4-3-3 è il modulo adottato dal Barca , ma nell'ultimo anno stiamo
assistendo a delle piccole evoluzioni.
Il Barcellona si schiera in partenza con il 4-3-3 ma durante la partita gli unici momenti
in cui si assiste a questa situazione di gioco è nella fase di non possesso (il Barca ha un
possesso palla medio del 70%) il resto del tempo assistiamo ad una sorta di "caos organizzato"
più riconducibile tatticamente ad un 3-4-3.
Il tutto si spiega grazie all' enorme mole di gioco prodotta dai blaugrana, che in fase di possesso
avanzano i due terzini sulla linea dei centrocampisti(Xavi e Iniesta) con il centrocampista centrale (Mascherano o
Busquets) a coprire i due centrali e a dar inizio alla manovra.
Il Barca alterna passaggi orizzantali e verticali ad alta velocità finalizzati all'acquisizione di campo sia in profondità
che in ampiezza, cercando di allargare il più possibile le difese avversarie. Una volta riuscita nel suo intendo
non avendo una punta che dia riferimento agli avversari(Messi fa da pendolo) colpisce grazie ad una rapida verticalizzazione
in seguito ad un inserimento di un centrocampista o di un ala diventando sempre imprevedibile.

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