venerdì 4 ottobre 2013

LE FASI SENSIBILI



Il bambino non è un adulto in miniatura e la sua mentalità non è solo quantitativamente, ma
anche qualitativamente diversa da quella degli adulti, e per questa ragione un bambino non è
soltanto più piccolo ma anche diverso “ ( Cleparède 1937)

Inizio con questa frase di Cleparède per sottolineare il fatto che chi si occupa di bambini, in qualsiasi ambito , deve conoscere non solo la materia da insegnare ma anche tutto ciò che riguarda lo sviluppo , la crescita e la maturazione del  bambino. Questi 3 termini descrivono le modificazioni che avvengono nell’organismo fino al raggiungimento dell’età adulta. Sinteticamente questi 3 termini riguardano
SVILUPPO
Dimensioni corporee
CRESCITA
Competenze acquisite ( capacità, abilità, personalità )
MATURAZIONE
Condizioni biologiche

Applicare una corretta metodologia di lavoro che rispetti questi 3 aspetti, e in più ci permette di raggiungere gli obiettivi tecnico/tattici, vuol dire lavorare con criterio e rispettare non solo la formazione del calciatore ma anche quella dell’essere umano. Con i ragazzi nel primo periodo evolutivo sarebbe più opportuno parlare di attività motoria ad indirizzo calcistico  e non di vero e proprio allenamento, perché l’obiettivo dell’istruttore-educatore deve essere quello di incrementare ed agevolare lo sviluppo della capacità coordinative e di facilitare l’apprendimento degli schemi motori di base.
La crescita dell’essere umano in età evolutiva passa per diverse tappe chiamate fasi sensibili. Queste fasi riguardano il periodo che va dai 6 ai 15 anni dove  determinate capacità motorie e qualità psicofisiche presentano una specifica attitudine al miglioramento perché l’organismo è maggiormente predisposto ad apprenderle.

 FASE SENSIBILE
Periodo o fascia di età in cui allenando una capacità fisica si assiste ad un miglioramento più fruttuoso rispetto se la stessa venisse allenata in un’altra età


Partendo dall’apprendimento  degli schemi motori di base ,si passa all’allenamento delle capacità coordinative, capacità condizionali e senso percettive. Gli schemi motori di base sono i primi a strutturarsi e si sviluppano in maniera progressiva, essi si dividono in :

CAMMINARE , CORRERE, SALTARE
Sono allenabili modificando il ritmo del movimento, variando appoggi e posizioni, variando
la direzione , variando le superfici di appoggio, variando l’apporto sensoriale e variando il
rapporto ( soggetto – oggetto oppure soggetto – compagno).
ROTOLARE, STRISCIARE
Allenabili variando gli assi e piani, variando le superfici, variando il rapporto e variando
l’apporto sensoriale
LANCIARE, AFFERRARE , ARRAMPICARSI
Allenabili utilizzando una varietà di attrezzi, una varietà di prese ed una varietà di rapporto


Le capacità coordinative invece permettono di  organizzare,controllare e regolare il movimento e anch’esse sono molto importanti da allenare durante il periodo evolutivo. Queste si suddividono in generali e speciali



CAPACITA’ COORDINATIVE GENERALI

·         CAPACITA’ DI APPRENDIMENTO MOTORIO
Assimilazione e acquisizione di movimenti, o parte di essi, precedentemente non posseduti
che devono essere successivamente stabilizzati
.
·         CAPACITA’ DI CONTROLLO MOTORIO
E’ la capacità di controllare il movimento secondo lo scopo previsto

·         CAPACITA’ DI ADATTAMENTO E TRASFORMAZIONE MOTORIA
E’ la capacità di cambiare, trasformare ed adattare un movimento alla modificazione
improvvisa della situazione o delle condizioni esterne.


CAPACITA’ COORDINATIVE SPECIALI

·         DESTREZZA FINE

·         EQUILIBRIO
Mantenere o ristabilire la posizione

·         COMBINAZIONE MOTORIA
Capacità di mettere insieme o in successione i movimenti

·         FANTASIA MOTORIA
Utilizzare spazi e risposte fuori dalle regole stereotipate

·         DIFFERENZIAZIONE
Fare dei movimenti con buona precisione e controllo

·         ANTICIPAZIONE MOTORIA
In base a cognizioni precedenti, prevedere la capacità di capire lo sviluppo dell’azione con il
movimento relativo
·         REAZIONE MOTORIA
Risposta motoria ad uno stimolo

·         RITMIZZAZIONE
Variazione del ritmo del movimento

·         MEMORIZZAZIONE MOTORIA

·         ORIENTAMENTO SPAZIO/ TEMPORALE
Variare il movimento o la posizione nello spazio ed intuire le traiettorie dell’attrezzo
utilizzato

Sulla base dello sviluppo degli schemi motori di base e delle capacità coordinative si può procedere all’allenamento delle capacità condizionali determinate da processi metabolici ed energetici.
  • ·         RESISTENZA
  • ·         FORZA
  • ·         VELOCITA
  • ·         MOBILITA’ ARTICOLARE


Per aiutarci a capire a che età è meglio allenare una specifica capacità  possiamo utilizzare la Tabella di Martin, studioso tedesco che nel 1982 stabili quelle che erano le fasi sensibili per le varie capacità.






Le età anagrafiche indicate nella tabella  devono intendersi a livello teorico, nella realtà deve essere considerata l’età biologica che non sempre coincide con quella anagrafica.




Inoltre ricordiamo che :
 Tra i 5 ed i 9/10 anni


- sono conseguiti ed appresi gli schemi motori di base;
- è aumentata la precisione dei movimenti


 Tra i 6 e gli 8 anni

- migliora rapidamente l’equilibrio;
- si acquisisce una notevole stabilità nei movimenti.


 Tra i 7 e i 10 anni


- migliora rapidamente la rapidità di movimento;
- migliora la sensibilità muscolare.


 Tra gli 8 e i 10 anni


- matura l’attitudine a prevedere la velocità e la direzione di oggetti in movimento.

 Tra i 9 e i 10 anni


- si raggiunge la massima frequenza del passo, nei maschi fino a 4,44 passi al secondo, nelle femmine fino a 4,0 passi al secondo (attorno ai 15-16 anni la frequenza dei passi diminuisce e si stabilizza, nei maschi a 4,0 nelle femmine a 3,6 passi al secondo).


 Tra i 9 e gli 11 anni


- si realizzano rapidi progressi nella coordinazione senso motoria (occhio-mano, occhio-piede e dinamica generale).


 Tra i 10 e i 13 anni


- è il periodo migliore per l’apprendimento dei movimenti e  dei gesti.

 Tra gli 11 e i 12 anni


- viene completato lo sviluppo della lateralizzazione, in seguito i progressi saranno molto limitati.


 Tra i 12 e i 18 anni


- raddoppia la forza muscolare; per le ragazze invece dopo i 13 anni la forza sostanzialmente non aumenta


 Tra i 6 e i 14 anni







Prof.
Palazzo William







- evitare esercizi passivi di mobilità e scioltezza, in pratica quelli eseguiti con l’aiuto degli altri.















Bibliografia utilizzata :
  • "L'allenamento ottimale" Jurgen Weineck
  • Dispense 2009 Prof. Rovida










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